Si potrebbe pensare che, gira e rigira, la pellicola in bianco e nero dia sempre gli stessi risultati monocromatici. Ma esiste una moltitudine di tipi di pellicola in bianco e nero che supera in quantità quella delle pellicole a colori.
In una pellicola si devono prendere in considerazione tre variabili, velocità, grana e sensibilità spettrale. Questo è vero per il colore e per il bianco e nero, anche se già da tempo la pellicola a colori si fabbrica solo sensibile alla luce visibile e non si trovano più film a colori ad infrarossi (tipo Kodak AEROCHROME IR).
VELOCITÀ:
La velocità di una pellicola si riferisce a quanto è sensibile l’emulsione alla luce.
Quindi, una pellicola lenta necessita più luce per rimanere ben esposta mentre con una pellicola rapida abbiamo bisogno di meno luce.
Praticamente la velocità ci viene indicata con un numero ISO, quanto più piccolo sia questo numero, tanto più lenta è la pellicola.
In bianco e nero abbiamo pellicole lente come la Berger ISO15 o la Ilford Pan F e altre rapidissime come la Kodak Tmax 3200 o la Ilford Delta 3200.
GRANA:
La grana è data dal cristallo di alogenuro d’argento che precipita dopo essere sviluppato. Questo cristallo può variare per forma e dimensioni a seconda sia dalla emulsione (in particolare da come è costruita l’emulsione dal produttore di pellicola), che dal processo di sviluppo.
Quindi una stessa pellicola può produrre risultati molto diversi a seconda dei rivelatori che usiamo (il rivelatore è la bottiglietta di chimici che usiamo per gli sviluppi).
Per esempio ci sono dei rivelatori per pellicole specifici per ridurre la dimensione dei grani, altri che diminuiscono i bordi inferiori dei cristalli con conseguenti negativi meno contrastati, mentre alcuni rivelatori aumentano il contrasto a spese di una grana più evidente.
Concentrandoci sull’emulsione, ne esistono di due tipi: la grana “tradizionale” e quella “di nuova generazione”. Cominciando con le pellicole di nuova generazione, queste hanno una grana di forma definita e una distribuzione più omogenea ottenendo così immagini più nitide e con grana meno evidente delle pellicole tradizionali a pari velocità. Ma sono più esigenti per quanto riguarda le condizioni di esposizione e lo sviluppo. Qui troviamo tre emulsioni: Kodak con i suoi Tmax e cristalli a forma di T; Ilford con le Delta e cristalli a delta; e infine Fuji con la Acros con cristalli Epsilon.
Il resto delle pellicole hanno grana tradizionale, di forma irregolare come lo è anche la sua distribuzione all’interno dell’emulsione, anche se sono più versatili. Tra queste abbiamo le TriX della Kodak, le Neopan di Fuji, APX di AGFA, HP5 e FP4 di Ilford etc.