"La Société utilizzò tutti i sistemi che un'organizzazione culturale può impiegare, per promuovere la fotografia, darne un'immagine il più possibile veridica e far progredire le sue tecniche. Con nuova legge del 1901 fu in grado di regolarizzare le proprie iniziative. E' da quando la fotografia iniziò ad occupare altri settori che non quelli meramente tecnico scientifici che si sentì il bisogno di creare un'organo che si occupasse specificamente dei suoi problemi. Nel 1854 nacque così la Società francese di fotografia."
Titolo: I calotipi della Società francese di fotografia 1840-1860 
Autore: Comune di Venezia
Dimensioni: 22 x 22 cm
Data pubblicazione: 1981
Casa editrice: Marsilio Editori
 ISBN: 10-447-5
Il catalogo della mostra del 1981 tenutasi a Venezia introduce il lettore alle prime tecniche fotografiche, viene riportato il bollettino della Société in cui si cerca di ristabilire i fatti che portarono alla nascita delle "nuove" tecniche fotografiche dell'epoca, c'era infatti una rincorsa da parte di Inghilterra e Francia a chi si sarebbe accaparrato il primato e i relativi brevetti di produzione e distribuzione delle immagini.
Alcuni dei calotipisti che vengono presentati nella mostra sono: Hippolyte Bayard, Gustave Le Gray, Victor Regnault. 
Fecero parte integrante della Société: Delacroix, Nadar, Lumière, Poitevin, Lippmann, Ducos du Hauron, Laussédat, Marey, Belin.
Nella seconda metà del 1800 quasi tutti i fotografi impegnati in viaggi utilizzavano la tecnica del calotipo per le loro riprese. Famosissime sono le fotografie realizzate dai fotografi Fratelli Alinari per il Grand Tour. 

Dettaglio della pagina: Hippolyte Bayard, uno dei pochi ritratti eseguiti dall'autore

Il calotipo non ebbe grande successo commerciale fra il pubblico. La nitidezza dell’immagine non era così elevata come quella del dagherrotipo. Il calotipo invece fu largamente utilizzato nella nascente industria della stampa tipografica e dei giornali. 
Fenton lo utilizzò per fotografare la guerra di Crimea. Il calotipo, o carta salata, era un metodo molto conveniente sia per trasportare i materiali necessari fino nelle zone di guerra (si trattava in definitiva di trasportare fogli di carta e boccette con sali d’argento) sia per la facilità della sua preparazione sul campo.
Tuttavia dovremo attendere il perfezionamento della gelatina ai sali d’argento e della tecnica di stesura dell’emulsione su una lastra di vetro per vedere il definitivo affermarsi di questa tecnica negativo-positivo nel panorama fotografico mondiale.

Hippolyte Bayard, "Nature morte", 1840

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