Edward Weston (Highland Park, 24 marzo 1886 – Carmel, 1º gennaio 1958) è stato un fotografo statunitense, tra i più importanti della prima metà del ‘900.
Le sue serie di nudi, paesaggi e still life in close-up hanno contribuito a definire la fotografia modernista, caratterizzata da eleganza formale, semplicità e astrazione.

Pepper (No. 30) Executed in 1930; printed posthumously by Cole Weston

Ansel Adams amava dire: “Weston è uno dei pochi artisti creativi del nostro tempo… I suoi lavori illuminano il viaggio spirituale dell’uomo verso la perfezione”. Weston è, in effetti, l’incarnazione della poesia applicata alla fotografia. La continua ricerca di identificazione con la natura per conoscerla fino alla più profonda essenza lo ha portato alla sperimentazione e alla ricerca di una forma nuova nella forma.

'Nude' (Charis, Santa Monica)

Era convinto che la fotografia servisse per catturare la vita e sotto qualunque forma essa si presentasse, l’unico modo possibile per farlo era attraverso il realismo. Nel 1932 insieme ad altri fotografi, tra cui Ansel Adams, fondò il Gruppo f/64 (chiamato così perché in genere usavano l’apertura minima di diaframma degli obiettivi che impiegavano per ottenere la massima profondità di campo). Questo gruppo di fotografi fondò un’estetica che si basava sulla ‘”perfezione tecnica e stilistica”: qualunque foto non perfettamente a fuoco, o perfettamente stampata, o montata su cartoncino bianco era “impura”. Si trattava di una reazione violenta allo stile sdolcinato e sentimentale che in quegli anni aveva reso celebri i fotografi pittorici della California.L’aspetto principale della visione di Weston fu il suo insistere continuamente sul fatto che il fotografo doveva già “visualizzare la foto dentro di sé prima ancora di scattarla”. Nel 1946 Edward Weston iniziò a soffrire di Parkinson e nel 1948 scattò la sua ultima fotografia a Point Lobos. Morì il 1º gennaio 1958.

Golden Canyon, Death Valley

Weston è l’incarnazione della poesia applicata alla fotografia, e il suo motore è senza dubbio la ricerca continua di identificarsi con la natura per conoscerla fino alla più profonda essenza. Non è un caso che nel 1941 gli viene proposto dall’editore di Walter Whitman (1819 – 1892), uno dei poeti più importanti della storia Americana, di illustrare la quarta edizione del suo libro di poesie “Leaves of grass”. La poesia di Whitman è caratterizzata dall'”invenzione” del verso libero (totalmente in contrasto con le correnti attuali), che gli sembrava il mezzo più diretto per essere compreso, a questo si aggiunge il forte amore e l’esaltazione delle forze della natura. Almeno quanto le foto di Point Lobos dove Weston tentava di “fotografare la vita”.

La stessa passione per la purezza delle cose, siano esse fotografie o poesie, entrambi erano fedeli alla purezza dell'”essere”. Nonostante i due artisti provengano da due correnti artistiche differenti per periodo e stile, tra loro si notano più punti d’unione. In entrambi si nota una scia di trascendentalismo, che distingue le loro creazioni, volendo definire in questo modo l’innata passione per il descrivere le loro ispirazioni artistiche in una maniera totalmente libera da ogni vincolo, ma soprattutto l’esprimere le sensazioni con assoluta oggettività. Il movimento trascendentalista era caratterizzato da una specie di “ottimismo”, che induceva a cogliere della natura solo gli aspetti positivi, dove l’unica realtà sarebbe quella trascendentale, la forma a priori di ogni altra realtà.

NUDE ON SAND, OCEANO

Egli stesso ci racconta nei suoi “day books” che “la macchina deve essere usata per registrare la vita” anche se astratta, e non esiste mezzo migliore per registrare con totale esattezza l’oggettività. In questo modo il risultato finale è un’immagine talmente vera, che quasi ci appare come un simbolo dell’immagine stessa, ma che di nuovo ci sorprende apparendoci per ciò che è, ma come se fosse la prima volta che la si osserva. Una specie di iperrealismo che rivela l’essenza vitale delle cose.

SHELL AND ROCK ARRANGEMENT

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