A differenza del sensore digitale dove i negativi (File Raw) vengono registrati completamente allo scatto della fotografia nella scheda di memoria, le pellicole negative in bianco e nero registrano invece un’ immagine “latente”, che necessita di essere sviluppata, prima di poter esporre il negativo alla luce e visualizzare i risultati ottenuti.
Lo sviluppo in camera oscura è una fase molto importante perché può influenzare il risultato dell’immagine finale tramite vari fattori:
- Agitazione della tank che contiene lo sviluppo (più veloce da più contrasto),
- Tempo di sviluppo del negativo (meno tempo diminuisce l’intensità delle luci, più tempo fa’ il contrario),
- Temperatura dei liquidi di sviluppo (più alta da’ più contrasto),
- Tipo di sviluppo, a seconda della marca e del modello di sviluppo posso ottenere più dettagli o più sensibilità,
- Diluizione sviluppo (quantità di acqua + quantità di sviluppo) uno sviluppo puro dà più contrasto.
Per sviluppare avrò bisogno di quattro chimici:
- Sviluppo (serve a far emergere l’immagine latente),
- Stop (ferma l’azione di sviluppo del negativo),
- Fissaggio (evita che l’immagine col tempo vada a sparire),
- Wetting agent (evita che si formino gocce d’acqua in asciugatura che causerebbero calcare).
Sull’etichetta trovate le diluizioni e i tempi di agitazione dei vari chimici, in fase di sviluppo dò un piccolo colpo nelle pause (agitazione ad intermittenza) al sotto della tank, per evitare che si formino bolle d’aria.
Lo sviluppo dei chimici per il bianco e nero di solito si fa a 20° di temperatura.
Una volta finito il procedimento passo al lavaggio del negativo, all’asciugatura, al taglio in strisce e alla valutazione del negativo al tavolo luminoso.
Sviluppo analogico, alcune note:
- In fase di sviluppo del negativo posso intervenire sulla luminosità delle parti più chiare del negativo aumentando o diminuendo i tempi di sviluppo e sul contrasto scegliendo uno sviluppo più o meno diluito.
- Le modifiche che attuo in fase di sviluppo avranno effetto sull’intero rullino.
- Da notare anche che sono modifiche “definitive” nel senso che non posso tornare indietro e modificare il contrasto o le luci una volta sviluppato il rullino! (Potrò farlo poi in maniera più limitata in fase di stampa.)
- Conviene quindi cercare di avere, già in fase di scatto, la migliore combinazione possibile di luminosità / contrasto, da qui l’importanza didattica dell’analogico che insegna a “leggere” l’immagine prima di scattarla, avendo possibilità d’intervento più limitate, sopratutto in fase di recupero delle zone più scure dell’immagine.

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